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Il sandalo è considerato come la calzatura più antica di sempre si sa, ma come ha fatto a diventare, con il passare del tempo, il capo di vestiario tipico della Costiera Amalfitana al punto da essere chiamato “Sandalo Caprese” o “Sandalo Positano”?

Indossato per la prima volta dagli antichi egizi, “inventori” del primo modello di infradito, i sandali sono stati poi universalmente associati all’antica Roma dove tutti, dal volgo agli imperatori, indossavano queste calzature comode e resistenti.

Da Roma, anzi dall’antico Egitto, come sono finiti ad essere associati alla nostra Divina?
L’imperatore romano Tiberio, che può essere definito come il primo “influencer” della storia, era solito scappare a Capri e, una volta ritiratosi dalla vita politica, fu lì che si stabilì.
Quei particolari sandali bassi allacciati alle caviglie divennero un must per tutti gli isolani, fino ad espandersi in tutta la Costiera:  ecco spiegato il motivo per il quale vengono definiti “Sandalo Caprese” o “Sandalo Positano”.

La tradizione continua ancora oggi, dove per le stradine dei vari paesini della Costiera Amalfitana si trovano botteghe di artigiani che lavorano a stretto contatto con i turisti, diventando essi stessi attrattiva locale, tanto da conquistare diversi personaggi dello star system, da Bridgette Bardot a Sophia Lauren.

La bottega caprese più famosa è forse quella di Amedeo Canfora, nata nel 1946 in Via Caramelle, dove venne creato il sandalo “modello K”, dedicato ad una persona speciale: Jackie Kennedy.
Vi suggeriamo anche la boutique Cuccurullo Capri Sandals che produce sandali da Uomo, Donna e Bambino dal 1950.

Da semplice calzatura di cuoio e lacci, i sandali capresi, anno dopo anno, vengono impreziositi con materiali e applicazioni sempre più pregiate, fino alla moderna nascita dei Sandali Gioiello, uno spettacolo da indossare per dare un tocco fashion ad outfit estivi.